“I CALCIATORI DEVONO BRUCIARE L’ERBA”
Il presidente Ghirardi a Bar Sport tuona: “Non è un ultimatum, ma sono tutti sotto esame. A partire dai giocatori. Va bene mettere in discussione tutti, ma non dimentichiamoci di chi va in campo.” – La trascrizione di tutta la sua telefonata in diretta a Tv Parma
Il Presidente del Parma FC Tommaso Ghirardi questa sera, lunedì 8 novembre 2010, è intervenuto in diretta telefonica durante la puntata di Bar Sport, il salotto di Tv Parma, svelando di essere stato lui ad ordinare il ritiro alla squadra. Ribadita la piena fiducia a Leonardi: “Non è il direttore sportivo, ma è l’Amministratore Delegato, il quale lavora a 360° sulla società: condivide in prima persona le scelte strategiche e gestionali della società con il sottoscritto. E se ha fatto degli errori li ha fatti con la mia consapevolezza, e soprattutto con il massimo attaccamento alla società. Questo non vuole dire che fino ad oggi abbiamo sbagliato: vuol dire che qualcosa non sta funzionando. La squadra di Napoli è troppo brutta per essere vera: perciò spero che sia un incubo dal quale spero di svegliarmi. La squadra deve lottare come faceva in alcune partite quest’anno e come ha fatto in alcune partite dell’anno scorso e come ha fatto in serie B. Questa squadra deve giocare come giocava in serie B. Non 3-4-5-2-1-6-7-10: deve giocare con la grinta e con la determinazione. Deve bruciare l’erba: quando brucia l’erba mi va bene, quando non brucia l’erba non mi va bene. Questo io lo pretendo.” Attenuanti concesse i rigori contro e le troppe assenze importanti e la promessa di tornare sul mercato a Gennaio (per vendere, non solo per comprare) se le cose non saranno cambiate. Segue la trascrizione integrale della telefonata del presidente Ghirardi a Bar Sport.
Monica Bertini: “Le tue sensazioni tra stanotte ed oggi…”
Tommaso Ghirardi: “Mah… E’ molto semplice: sono molto arrabbiato per questo inizio di campionato. Io l’ultima volta che avevo parlato alla vostra trasmissione era stato dopo la prima partita di campionato e avevo insistito sul fatto di mantenere l’entusiasmo basso, di stare tranquilli che il campionato era lungo e difficile. Cercavo di non esaltare più di tanto, perché sapevo che prima o poi le difficoltà sarebbero arrivate. E’ chiaro che non pensavo che le difficoltà sarebbero state così presenti. Non pensavo di aver allestito una squadra che facesse solo otto punti in dieci giornate. Mi ero ripromesso di fare il punto della situazione dopo le prime 10-12 giornate. Sicuramente oggi faccio una riflessione: rifletto sul fatto che non sono contento di come stanno andando le cose.”
Sandro Piovani: “Scusa Tommaso, è inutile che ci giriamo tanto intorno. E’ la domanda del giorno, tutti i tifosi la fanno, perché si chiedono del futuro di Pasquale Marino. Solitamente tu ci hai abituato a cambiare allenatore, poi ultimamente, invece, non è successo. Non era successo con Guidolin, anche adesso tutti avete sempre ribadito, tutti insieme, la vostra fiducia a Marino. Adesso qual è la situazione? E’ cambiato qualcosa? Queste due partite – Sampdoria e Bari – potrebbero essere decisive anche per lui?
Tommaso Ghiradi: “Mah: è indubbio che tutti sono sotto esame. E’ chiaro che ioquotidianamente, quando non mi vedo mi sento telefonicamente con Leonardi, il quale condivide con me quelle che sono le strategie da adottare… Io, ieri, finita la gara, sono sceso negli spogliatoi; ho aspettato che arrivasse Leonardi e gli ho detto: guarda che qui bisogna fare qualcosa, perché le cose stanno andando male. La prestazione di oggi mi sembra fallimentare sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto anche sotto il profilo della determinazione e dell’impegno. Perciò, secondo me, questa sera bisogna mandare la squadra in ritiro. Tenerla in ritiro tutta la settimana, vedere come vanno queste due partite e poi tirare le somme. Questo vuol dire che non
si mette in discussione l’allenatore, ma si mettono in discussione, per primi, i giocatori. E poi ci mettiamo in discussione tutti noi. Ci mettiamo in discussione tutti…
Io ho chiamato Leonardi anche oggi, perché gli ho detto che non accetto il fatto che lui si debba scusare con me, perché lui condivide con me la strategia della società. E’ una persona a me molto vicina, una persona che stimo, è una persona che porterei a lavorare anche nelle mie aziende. Questo lo dico perché forse la gente non ha capito che Leonardi non è il direttore sportivo del Parma, ma Leonardi è l’Amministratore Delegato, il quale lavora a 360° sulla società. Condivide in prima persona le scelte strategiche e gestionali della società con il sottoscritto. E se ha fatto degli errori li ha fatti con la mia consapevolezza, e soprattutto con il massimo attaccamento alla società.
Questo non vuole dire che fino ad oggi abbiamo sbagliato: vuol dire che qualcosa non sta funzionando: io sono molto realista: devo dire che al momento la situazione non va bene. Io sono abituato a responsabilizzare tutte le persone che lavorano con me ed assumermi le mie responsabilità. Però credo che oggi questo gruppo di giocatori che tanto ci hanno dato è meglio che oggi facciano una riflessione. Facciano una riflessione e poi giochiamo giovedì, giochiamo domenica, e poi assieme trarremo le conclusioni.
Ripeto: adesso non semplifichiamo le mie parole con “Ultimatum a Marino” o “Ultimatum ai giocatori”: ultimatum a nessuno! Qui c’è un gruppo dirigenziale che vuole il bene del Parma, che ha dimostrato di voler bene al Parma. Io non dormo la notte per questi risultati e mi scoccia parecchio perché ho anche altro da fare. Io sono stato vicino alla squadra in questi momenti difficili; sono stato vicino settimanalmente alla squadra e la partita di domenica non la dovevano fare in questo modo. Io credo che tutte le squadre scese in campo domenica avrebbero fatto una figura migliore della nostra: noi siamo scesi impauriti, intimoriti: sono molto arrabbiato con la squadra.”
Gian Franco Bellé: “Sono Bellé, ciao Presidente. Vorrei chiederti qual è la spiegazione che dai a questo difficile delicato momento che sta attraversando la squadra, indipendentemente dal risultato e dalla disastrosa prestazione di ieri…”
Tommaso Ghirardi: “Mi sembra che sia stato abbastanza duro nel dire quello che credo e quello che penso, dopo di che non voglio negare, per la sincerità intellettuale che credo apprezziate e che credo mi contraddistingua, il fatto che stiamo pagando tantissimo la partenza di campionato con questa innumerevole quantità di rigori contro che ci hanno veramente danneggiato. Perché in cinque rigori in quattro giornate non le aveva mai subite nessuno nel calcio professionistico italiano. L’assenza di Galloppa, di Paloschi, nelle prime giornate di Dzemaili, l’ambientamento di qualche giocatore, l’infortunio di Giovinco. Sicuramente ci stanno danneggiando molto: però devo anche dire che abbiamo dei giocatori che sono al di sotto delle loro possibilità. Ma questo lo dico perché questi giocatori devono essere consapevoli del loro valore e della stima che comunque questa
Società e questi tifosi hanno dato loro. Perché oggi, mi perdonerete, ma vedo delle critiche enormi su Bojinov, ma chi non avrebbe tenuto Bojinov dopo la stagione dell’anno scorso? Vedo critiche a Crespo: ma chi non avrebbe preso Crespo, osannato da tutti? Vedo critiche a dei giocatori simbolo dell’anno scorso, e non mi sembra corretto, perché comunque l’anno scorso hanno fatto bene, perciò, questi giocatori hanno delle responsabilità, però noi dobbiamo essergli vicini e dobbiamo cercare di incoraggiarli per farli ripartire. Perciò è
giusto dirgli che sbagliano nel momento in cui sbagliano, però non è che si possano cambiare venti giocatori. Perciò il mio appello è quello di stare vicini alla squadra sin da giovedì. Di stare molto vicini come sempre hanno fatto i tifosi: e io devo veramente ringraziare i tifosi a partire dal Centro di Coordinamento, a partire dai Boys, che magari a volte vengono male interpretati per delle loro ideologie, ma devo dire che se non ci fossero loro la domenica ad incitarci, è molto difficile sentire altri cori o altri incitamenti. Tutte le
persone che vanno in Curva non mancano mai, che prendano pioggia, che prendano tempesta: questa è al gente che ci è vicina. La gente che ama questa maglia, che ama questi colori che deve assolutamente essere l’arma in più, per questa squadra che ripeto non posso credere sia questa. Per rispondere alla tua domanda: io credo che sia troppo brutta per essere vera. Perciò spero che sia un incubo e spero di svegliarmi, questa è la verità.”
Giuseppe Milano: “Sicuramente l’appello, Presidente, durante la trasmissione lo ripeteremo più volte, perché giovedì deve essere fondamentale il contributo del pubblico, che credo che al Tardini non mancherà. Prima di dare la parola a Michele Gallerani, una domanda, perché dobbiamo essere onesti stasera: al Presidente, per i minuti che ci può concedere, dobbiamo fare tutte le domande possibili. Oggi si parla già di mercato, perché è indubbio che con le difficoltà dell’attacco del Parma, non ci nascondiamo, riportiamo quanto è stato scritto, quanto chiedono i tifosi. Oggi
si è fatto un nome, ma non le chiedo del nome, ma delle prospettive di Gennaio: si parla di Adriano. Ma quali prospettive? State pensando anche ad una prospettiva più lunga, quella di Gennaio del mercato? O è troppo avanti?
Tommaso Ghirardi: “Io ribadisco quello che ho detto in apertura: siamo tutti sotto discussione, a partire dai giocatori. E’ chiaro che se i giocatori non avranno una resa tale per quello che guadagnano e per quello che danno in campo, a Gennaio saranno sul mercato. Nel momento in cui i giocatori verranno ceduti verranno presi degli altri. Perché veramente io non posso accettare di aver fatto dei sacrifici abnormi per allestire una squadra che ritenevo e ritengo ancora di livello superiore all’attuale, e vedere delle prestazioni di livello così basso. Perciò, ripeto, va bene mettere in discussione tutti, ma non dimentichiamoci di chi va in campo. Perciò io ritengo che siano tutti in discussione, dal primo all’ultimo: perciò il mercato di gennaio sarà sicuramente un mercato molto molto attivo, se la situazione non cambierà.”
Michele Gallerani: Buonasera Tommaso. Hai detto che la squadra di ieri era troppo brutta per essere vera e ti è sembrata molto remissiva, quasi, usiamo una metafora, una vittima sacrificale: tuttavia io non ho visto nulla di diverso nei momenti di difficoltà di ieri rispetto a quelli che abbiamo visto in una parte della partita contro il Chievo, in una parte di quella col Cesena, in una parte della partita contro il Milan e in quasi tutta la partita contro la Roma. Forse la critica di oggi è arrivata un po’ troppo tardi…
Tommaso Ghirardi: “Comunque non la pensiamo nello stesso modo…”
Michele Gallerani: “Okey, questo è legittimo. Ma visto che hai detto di avere visto una squadra remissiva: non è facile pensare che con una squadra che viene messa in campo senza attaccanti, gli stessi giocatori quando vedono l’allenatore mettere in campo una squadra così possono avere almeno a livello inconscio delle reazioni non consone alla situazione?
Tommaso Ghirardi: “Mah: io dico che i giocatori devono fare i calciatori e devono andare in campo e dare il massimo, il 100%, uscire distrutti, sudati. Io, ad esempio, ho visto col Chievo una squadra che quando è rimasta in dieci ha schiacciato undici avversari in area. E questo non è normale. Quali sono i veri valori di questa squadra? Quella di Napoli, ieri, in undici contro undici, o quella della partita col Chievo in dieci contro undici? Io non le vedo uguali queste due partite qui…”
Michele Gallerani: “Però undici contro undici con il Chievo hai giocato praticamente nella stessa maniera in cui hai giocato contro il Napoli…”
Tommaso Ghirardi: “Te l’ho detto: questi sono punti di vista. Io non la penso così. Però ripeto: credo che l’unica cosa su cui siamo d’accordo è che in dieci abbiamo giocato meglio che in undici. Perciò vuol dire che il valore di questa squadra non è quello del primo tempo col Chievo o della partita di ieri. E questa è la mia ira, perché se la squadra fosse stata perennemente, costantemente in difficoltà, dalla prima di campionato, avrebbe voluto dire che abbiamo sbagliato tutto: ma questa squadra non può giocare come ha giocato col
Brescia, non può giocare come ha giocato col Catania, non può giocare come ha giocato un tempo a Cesena, il secondo, come ha giocato comunque con la Roma in un certo periodo che ha messo sotto e poi fare delle partite senza grinta e determinazione. Il calcio è bello perché tutti siamo allenatori, tutti la pensano in maniera diversa, ma io devo vedere una squadra come il Napoli che ha giocato di giovedì sera, che triplica su tutti i miei giocatori e vedere i miei giocatori che hanno fatto due ore al giorno di allenamento per una settimana
e non riuscire una volta a raddoppiare. Secondo me non va bene, a me queste cose non piacciono, e queste cose io le dico in faccia ai giocatori e le dico anche in televisione, perché è giusto che si sappia l’opinione del presidente. Io mi sono stufato di accettare certi atteggiamenti che a me non vanno. La squadra deve lottare come faceva in alcune partite quest’anno e come ha fatto in alcune partite dell’anno scorso e come ha fatto in serie B. Questa squadra deve giocare come giocava in serie B. Non 3-4-5-2-1-6-7-
10: deve giocare con la grinta e con la determinazione. Deve bruciare l’erba: quando brucia l’erba mi va bene, quando non brucia l’erba non mi va bene. Questo io pretendo. Punto. Poi i tecnici fateli voi, io non capisco niente di tattica…”
Michele Gallerani: “La tua risposta è il titolo di questa serata, e cioè voglio dei giocatori che brucino l’erba e che diano il massimo, il 110%…”
Tommaso Ghirardi: “Infatti, non ho niente da aggiungere”