BARALDI BIS AL BOLOGNA?
L’ex manager crociato potrebbe tornare sotto le due Torri qualora il club in crisi fosse rilevato da Segafredo
Al Bologna si profila un Baraldi Bis: l’ex manager di Parma, Lazio, Modena potrebbe tornare nella “stanza dei bottoni” del club del capoluogo regionale, abbandonata al termine della scorsa stagione in concomitanza con la vendita della società dai Menarini a Porcedda. L’ipotesi, avanzata da Simone Monari della redazione bolognese di Repubblica, è stata rilanciata a Parma nell’edizione meridiana dal telegiornale di Teleducato. Intercettato pochi minuti fa da stadiotardini.com Luca Baraldi ha confermato l’indiscrezione giornalistica: “E’ vero, se Massimo Zanetti, dovesse acquistare il Bologna, e la soluzione sarebbe ottimale dal momento che Segafredo rappresenta una potenza economica, io potrei tornare con le mansioni di direttore generale. Ne abbiamo già parlato. Se ne saprà di più fin da lunedì.” La questione è soprattutto di carattere politico: bisognerà vedere, cioè se ci sarà una convergenza verso “il Signore del caffè” che potrebbe tirar fuori dai guai il glorioso club rossoblù. Baraldi, quindi, domenica 19 potrebbe giocare uno specialissimo derby personale con il Parma: “Magari, non chiedo di meglio…”. (gabriele majo)
Segue all’interno con l’articolo di Simone Monari di Repubblica
Segafredo corre da presidentema Consorte non ha ancora chiuso
Ore decisive, Baraldi in pole come direttore generale. Anche Vacchi dell’Ima pronto a dare un contributo al salvataggio. Monsignor Vecchi: "Di Vaio guidato dalla Provvidenza, ora però servono gli assegni"
di SIMONE MONARI (Repubblica)
Massimo Zanetti, numero uno della Segafredo, è pronto a diventare il presidente del Bologna. Dopo anni di corteggiamento, ieri mattina ha rotto gli indugi. Anche se, va detto, la partita non è chiusa e il Bologna rischia di diventare un terreno di scontro che dal pallone sconfina alla politica e all’economia. Passando per l’eventuale nuovo stadio e gli attriti mai sopiti fra Consorte, l’Unipol e il centro sinistra. Al momento però è il pool che fa capo ad Intermedia, la banca d’affari, ad essere in vantaggio. Perché come diceva ieri monsignor Vecchi "va bene il gol di Di Vaio, che sembrava guidato dalla divina provvidenza e ha scatenato un grande entusiasmo, ma quello non basta, qui ci vuole qualcuno che stacchi degli assegni". Zanetti sembra decisamente l’uomo giusto. I capitali non gli mancano. Ieri gli uomini a lui più vicini garantivano: "Metterà 10 milioni". Subito, in realtà, spiegavano ieri sera ambienti vicini alla merchant bank di Consorte, potrebbe
entrare con una quota minore, diciamo fra i 3 e i 4 se è vero che avrà il 30-35%. Consorte mira infatti ad assemblare 5-6 newco, ovvero nuove società. Di questa la più significativa, di gran lunga, sarà quella degli industriali, chiamata a deliberare un immediato aumento di capitale di una decina di milioni. Molte cose andranno perfezionate, la speranza è che di fronte ad una quadro economico così diviso, Zanetti, abituato a ponderare ogni scelta, non cambi idea. Per adesso si sa che ha già scelto il suo braccio destro, Luca Baraldi che molto probabilmente diventerà il direttore generale del nuovo Bologna se l’operazione andrà in porto. Un ritorno, dopo la breve parentesi con la famiglia Menarini, durante la quale però intensificò i rapporti con l’imprenditore trevigiano, proponendogli di entrare nel club. Decisivo un incontro a Firenze, per una trasferta dei rossoblù. Baraldi gli illustrò anche il suo piano economico per provare a rilanciare il
club. Dopo alcuni giorni di riflessioni Zanetti declinò l’invito, ma con Baraldi è rimasto in rapporti. E di lui si fida.
Il signore del caffè è il briscolone che Consorte cercava, ma non è l’unico imprenditore che ha risposto all’appello. Marco Vacchi dell’Ima potrebbe starci, seppur in posizione più defilata. Ieri invece si sono tirati da parte sia il presidente degli Industriali Marchesini che Gian Pietro Beghelli. "Come imprenditore e a livello personale sono lontano da un interesse diretto nel calcio", ha detto Marchesini. "Sono estraneo alla vicenda", è stato il lapidario commento di Beghelli, che è comunque uno degli sponsor del club.
Domani mattina alle 10 l’appuntamento è previsto in via della Zecca, per la messa in piedi della prima newco, quella appunto degli industriali. Preludio alla rivoluzione societaria. Per quanto Porcedda resista, Zanetti e gli altri imprenditori coinvolti sperano di estrometterlo attraverso un aumento di capitale. Inizialmente ci sarà anche Menarini, avendo messo quei 6.6 che il club vantava nei suoi confronti.
(di Simone Monari, da Repubblica)