PSYCOLOMBA
“Non c’è bisogno di inventare chissà che cosa. I giocatori debbono capire che devono dare il meglio di loro stessi senza far troppi viaggi mentali”(gmajo) – Se sui giocatori Franco Colomba ha avuto ed avrà lo stesso effetto che ho provato oggi io ascoltandolo in conferenza stampa al Centro Sportivo di Collecchio la mission potrebbe anche essere non impossible. La percezione che ho avuto è che il nuovo allenatore abbia portato, all’interno dello spogliatoio, una buona dose di buon senso e di ‘giusta’ serenità. Credo che la frenesia e le tensioni siano state troppe volte pessime compagne di viaggio dei nostri eroi: il modo di fare di questo signore mi è parso davvero rassicurante. Insomma, il profilo da lui tracciato da Zaccardo martedì scorso sembra davvero ben pennellato e calzante: così aveva detto il Campione del Mondo 2006: ”E’ un allenatore che mentalmente è libero e non frustrato come la squadra per questa classifica un po’ deficitaria, e quindi, con la sua lucidità, anche se è arrivato da pochissimo tempo, ci sta cercando di trasmettere la sua serenità.” Glielo abbiamo riferito e il serafico Psycolomba ha spiegato così: “Frustrati perché un campionato stando sempre un po’ ad arrancare ti logora e ti rende un po’ frustrato: appunto per questo dico che non c’è bisogno di inventare chissà che cosa, ma solo ripristinare uno status quo che c’era prima e cercare di capire che debbono dare il meglio di loro stessi, senza fare troppi viaggi mentali e dando tutto. E poi un po’ di ordine, perché il disordine mentale si vede anche in campo. Un po’ di raziocinio, secondo me, non guasta”. All’interno la trascrizione integrale della conferenza stampa di Colomba oggi a Collecchio
TRASCRIZIONE CONFERENZA STAMPA DI FRANCO COLOMBA DEL 15.04.2011 (Centro Sportivo di Collecchio)Guglielmo Trupo (Parmatoday) – Come arriva il Parma alla sfida con l’Inter?
“il Parma arriva attento a quello che può succedere ed attento a questa gara. Abbiamo cercato di analizzare quella passata, che ci ha dato qualche risposta positiva, qualche altra meno: cerchiamo di mettere a frutto le cose in più che sappiamo su questa squadra e poi si vedrà. Ovvio che l’Inter ha le sue problematiche, le sue ambizioni, i suoi intenti da raggiungere che valgono i nostri, anche se può sembrare che si tratti di situazioni differenti, ma sono importantissime tutte e due, quindi noi abbiamo tutta l’intenzione di fare una partita degna dell’avversario che affronteremo e anche del nostro prestigio e della nostra voglia di far bene, perché la classifica necessita di essere alimentata. E’ un po’ che questo non accade, quindi è giusto così”.Guglielmo Trupo (Parmatoday) – Arriva l’Inter, avversario terribile, molto forte sulla carta, però sono questi gli avversari che fanno trovare a qualcuno le giuste motivazioni…
“Guardi: non abbiamo bisogno di motivazioni importanti, più motivazioni di doverci salvare non ce n’è. Poi l’Inter ti stimola, ti stuzzica, ma non è una partita per dire siamo più bravi dell’Inter o per dimostrare qualcosa agli altri; dobbiamo dimostrare a noi stessi di poterci salvare, e farlo attraverso una bella prestazione di carattere, di volontà, perché è con queste armi, unitamente, poi, a qualche qualità che abbiamo, che potremmo raggiungere l’obiettivo; senza una base caratteriale no, però siccome qualcosa ho intravvisto nonostante una prestazione che forse non ha lasciato tutti contenti, ma un certo ordine, una certa voglia, qualche errore secondo me evitabilissimo, non è stata una prestazione tutta da buttare”.Matteo Billi (Parma Qui) – Come è andato l’allenamento di ieri sera al Tardini – che se vogliamo potremmo definirlo il suo pre-esordio, avendo giocato la sua prima partita fuori casa – anche nell’ottica della temperatura e del tempo brutto, e quindi del freddo che è tornato rispetto alle precedenti partite?
“Guardi: io avevo previsto un allenamento di sera, poi il fatto che sia stato un clima più o meno simile a quello che c’è oggi, o forse ci sarà domani, è stata una casualità. Più che altro per allenarci sotto la luce dei riflettori, per prendere confidenza maggiormente con questo tipo di serata. Mi è piaciuto anche per il pubblico che ci è venuto a vedere: credo che sia stato una buona cosa: i ragazzi l’hanno interpretato bene, quindi mi fa piacere”.Matteo Billi (Parma Qui) – Tornando al discorso Inter: è peggio incontrarla dopo una eliminazione così bruciante dalla Coppa dei Campioni?
“Non c’è peggio o meglio: ovvio, avessero vinto, sarebbero stati entusiasti per aver vinto; hanno perso e sono arrabbiati perché hanno perso… E’ una squadra forte, fatta da uomini vincenti, quindi sanno reagire alle sconfitte, così come sanno domare l’entusiasmo in caso di vittoria. Credo che sia la più forte squadra italiana: almeno io la ritengo così, pur non essendo in un momento eccellente: è da affrontare con l’attenzione massima, ancora di più di quella che abbiamo avuto domenica, perché il minimo errore l’Inter te lo fa pagare”.Jonathan Belletti (Radio Bruno) – Vorrei chiederle delle condizioni di Crespo, in questo momento, e degli altri giocatori che non si sono allenati…
“Mah… Crespo è rientrato praticamente ieri con la squadra, o l’altro ieri: sta bene. Sta bene nel senso che ha recuperato dal problemino che aveva avuto la settimana scorsa. Paci sembra che anche lui stia meglio, quindi penso che siano disponibili. Ovvio che Palladino non lo è, e neppure Marques e Zè Eduardo. Questi sono quelli che probabilmente ancora non faranno parte del gruppo”.
Jonathan Belletti (Radio Bruno) – Dal punto di vista tattico si può pensare a un Parma simile a quello che ha affrontato la Lazio?
“Potrebbe essere. Ieri ho provato alcune cose, l’altro giorno ne avevo provate altre: io sono in una fase di conoscenza, che deve essere ovviamente il più veloce possibile. Ho qualche certezza per qualche conoscenza che ho di qualche giocatore; sto cercando, durante la settimana, di valutare quelli che conosco meno. Poi la decisione la prendo domani: non è che ho definito ieri quello che è il nostro atteggiamento in campo, così come anche oggi. Voglio verificare bene le cose, perché è importante: sono squadre che non ti concedono sbavature. Quindi sbavature per rischiare qualcosa ce le prenderemo, ma non in questa partita”.Michele Gallerani (Sky Sport 24) – A proposito di atteggiamento, ma non tattico, bensì mentale, o di approccio: ieri Ghirardi ha detto, se i ragazzi riescono a trasformare quello che Colomba gli sta spiegando e che gli ha già spiegato in questi dieci giorni, siamo tranquilli, nel vero senso della parola…
“Io credo che l’allenatore, ad un certo punto della stagione, possa dare uno scossone: ci vuole grande disponibilità, grande disponibilità che negli allenamenti vedo e che in parte ho visto anche la settimana scorsa:; quindi si tratta di incentivare ulteriormente questo, perché, ripeto, non abbiamo troppo il tempo di stare a cincischiare, o a ragionare, o a proporre situazioni particolari. Bisogna dare il meglio di se stessi, con la testa soprattutto; poi le gambe sono una conseguenza, e la qualità, se c’è, viene fuori. Questo è come la vedo io: però la testa è la prima cosa. Il lavoro, in queste settimane, è stato improntato soprattutto a quello: da come reagiscono e rispondono in allenamento sono contento. Quindi stiamo a vedere”.Michele Gallerani (Sky Sport 24) – Lei cosa sta dando?
“Io sto provando a smuoverli sotto il profilo psicologico, cercando di trasmettere qualche certezza che possa avere io, per quanto un allenatore possa avere delle certezze assolute, che non è proprio vero; però cercare di sfruttare i giocatori per quello che possono dare. A sei partite dalla fine invenzioni non ne fa nessuno: credo che questo possa essere un dato importante”.Michele Gallerani (Sky Sport 24) – Non era una domanda specifica sulla lotta salvezza, ma sulla lotta scudetto: ma ieri sera Tommaso Ghirardi ha associato le due corse, le due gare, e ha detto: chi è avanti, anche di un solo punto, come il Parma, è in vantaggio su chi insegue…
“Insomma, credo che sia abbastanza lapalissiano, questo proprio per quanto riguarda l’essenza della frase. E’ anche vero che in questo finale, a seconda di quanto propone il calendario ci può essere un saliscendi continuo. Questo vale un po’ per tutti, in particolar modo per la lotta per non retrocedere; quindi può darsi che ti trovi un po’ più su, ma non devi sentirti tranquillo, e se ti trovi un po’ più giù non sei spacciato. Questo è quello che penso io. Però è ovvio, come è giusto che sia, che è meglio avere un punto in più che in meno: su questo sono d’accordo con il Presidente”. Gabriele Majo (stadiotardini.com) – L’altro giorno Zaccardo ha detto che i giocatori sono frustrati, mentre lei è lucido e sereno…
“Frustrati perché un campionato logora, non è semplice, perché un campionato sempre un po’ ad arrancare ti rende un po’ frustrato: appunto per questo dico che non c’è bisogno di inventare chissà che cosa, ma solo ripristinare uno status quo che c’era prima e cercare di capire che debbono dare il meglio di loro stessi, senza fare troppi viaggi mentali e dando tutto. E poi un po’ di ordine, perché il disordine mentale si vede anche in campo. Un po’ di raziocinio, secondo me, non guasta”.
Gabriele Majo (stadiotardini.com) – E’ un po’ frustrata anche l’Inter, se si guardano gli ultimi risultati. Meno frustrante per il Parma pensare che i prossimi avversari stanno subendo tanti gol: un buon segnale…“L’Inter è una squadra importante, lo abbiamo detto anche prima. Può avere dei momenti di flessione: d’altronde sono anni che sono sempre in prima fila, in prima linea a vincere, soprattutto. Sono allenati a vincere e a superare i momenti difficili: quindi questo non ci deve fare pensare a chissà che cosa di più semplice rispetto a quello che in realtà è. Però convinti noi dobbiamo esserli, perché solamente con una partita veramente intensa sotto tutti i profili – la partita perfetta, se vogliamo – si può uscire senza problemi da un incontro del genere. Appunto pensando anche a quello che stanno patendo loro, che sicuramente non gli va a genio”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Il Parma può permettersi di attendere come è avvenuto a Roma con la Lazio? Visto che il primo gol della Lazio era stato un colpo e l’Inter ne ha di giocatori in grado di farne…
“Sì, infatti. Noi, con la Lazio, se c’è una pecca, probabilmente è stata quella di non avere spostato il baricentro in avanti; però si veniva da un momento negativo, molto negativo dopo la sconfitta nella partita in casa, quindi, forse, c’era un po’ di prudenza all’interno della mente della squadra. Poi ci siamo sciolti, strada facendo: questo, invece, mi ha fato capire che è una squadra che può proporre anche con un determinato assetto, che può sembrare prudente, ma poi la gamba per ripartire c’è. L’Inter ha non solo Eto’o, non solo Sneijder, non solo Milito, non solo Pazzini, non solo Pandev: è uno squadrone, c’è pure Stankovic, tutti possono tirare fuori dal cilindro la carta vincente. E questo è quello che l’ha fatta diventare la squadra più forte del mondo. Quindi non dobbiamo pensare esclusivamente a difenderci, ma anche a ripartire. Ovvio che chi avrà il pallino del gioco, probabilmente, non saremo noi, questo è fuor di dubbio se no vorrebbe dire che ribalteremmo tutti i valori calcistici e non è così però essere belli e compatti sarebbe già una buona cosa”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Lei prima ha detto che potrebbe esserci questo saliscendi tra il quartultimo ed il terzultimo posto: potrebbe influire, dal punto di vista psicologico, dal momento che questa squadra ha soprattutto delle debolezze psicologiche?
“Noi, innanzitutto, non partiamo per scendere. Partiamo per salire. In ogni partita ci sono tre punti in palio: per quanto possa essere un discorso banale, però è così. Quindi aspettiamo la fine. E poi è proprio questa la forza in più che dovremmo avere in questo finale, perché ci si salva con i nervi saldi, con la testa sulle spalle, con la voglia di dare tutto e soprattutto, come ho detto prima, con equilibrio e raziocinio. Quindi salire e scendere ci può stare, basta affrontare tutte le partite dando il meglio: poi i conti si fanno alla fine, perché è questo quello che penso”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Lei finora al Tardini era sempre venuto da avversario: già alcuni settori sono esauriti, cosa si aspetta per domani sera?“Il pubblico veniva da una bella annata l’anno scorso e sta patendo, quest’anno, un’annata di difficoltà. Però Parma è una città matura, una città che sa capire che questo è veramente un momento difficile per la squadra. Quindi io non ho dubbi che il pubblico si stringerà attorno alla squadra, perché è un patrimonio importante la serie A per la Società, per i tifosi e per i giocatori, perché, voglio dire, rigiocare in serie A l’anno prossimo è una grande cosa. E quindi è quello che desiderano. Io mi confronto tutti i giorni: c’è voglia di fare, c’è applicazione negli allenamenti, quindi non c’è assolutamente aria di smobilitazione o che cosa… Ci crediamo: io sono venuto perché ci credo, perché ho la volontà di provare a farcela, e i ragazzi stanno con me. Quindi non c’è nessun problema”.
(Conferenza stampa dell’allenatore Franco Colomba al Centro Sportivo di Collecchio di venerdì 15.04.2011. Registrazione audio e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)