WANTED LA MEZZALA
Pare che gli avversari stiano studiando di piazzare un medianaccio sul fantasista di Parma Qui, il quale martedì scorso ha svelato che al Parma sarebbe imminente un aumento di capitale di 10 milioni di euro(gmajo) – Ma chi sarà mai questa Mezzala? Pare che gli avversari intendano spiccare una taglia, ma per piazzare un volto sotto la classica scritta “wanted” dovrebbero avere almeno una sua foto. Chissà, forse negli archivi di Parma Qui, il giornale per il quale scrive i suoi pezzi esplosivi, forse ne hanno qualcuna… E si che in giro non dovrebbe essere difficile trovarne in questi giorni… Egli, intanto, nella sua rubrica apparsa il 3 maggio, ha spiattellato nero su bianco un rumor che faceva rumore in tribuna stampa per Parma-Palermo: copio incollo l’indiscrezione, precisando che, per l’appunto, di indiscrezione si tratta: “Domenica al Tardini molti assicuravano che è imminente un aumento di capitale, qualcosa come dieci milioni di euro. I parmigiani che dispongono di quattrini sono pregati di farsi avanti”. La conclusione non credo sia azzeccata, in quanto l’eventuale trasfusione sarebbe un onere dell’attuale generosa proprietà, la quale ne aveva fatto una di siffatto volume anche la scorsa stagione. E che ci fosse bisogno di immettere liquido lo avevano scritto i revisori come apparso in un articolo sulla situazione economico-finanziaria del club della Gazzetta dello Sport, approfondita anche su stadiotardini.com (Continua all’interno)
Ma non credo sia stata la pubblicazione di questo venticello a generare l’irritazione sulla pelle degli allergici, se non altro per una questione di date. Secondo la confessione di Bottarelli, lui mi avrebbe dato della Mezzala (sarebbe, peraltro, un onore per un terzinaccio come me) nell’ultima puntata di Tempi Supplementari, andata in onda lunedì sera 2 maggio, mentre l’articolo in questione sarebbe uscito il martedì successivo su Parma Qui. Sicché o l’ha visto prima, cosa improbabile perché se riuscisse a conoscerne in anticipo i contenuti del giornale saprebbe anche chi li compone, oppure si riferiva ad un elaborato precedente, ossia quello uscito martedì scorso,
26 aprile, ma pur avendolo scorso diverse volte non trovo argomenti particolarmente pruriginosi tale da provocare siffatte pustole sulla pelle. Ad ogni buon conto, in calce pubblico entrambe le ultime puntate della rubrica della Mezzala, anche perché pare che gli avversari per arginarlo intendano schierare un medianaccio…
Avrei voluto titolare questo post (tra l’altro questo diversivo della Mezzala, sommato all’impegno pre-serale in comune per la presentazione de il “Gotha dello Sport di Parma”, della coppia Bellé-Gandolfi, mi ha fatto distrarre da altri argomenti importanti come la odierna conferenza stampa fiume di Bojinov che avrei voluto trascrivere integralmente, ma che mi sa mi limiterò a riportare solo nella parte gossippara da me stimolata) LA MEZZALA, I PUNTI DI CONTATTO, per elencare qualche similitudine tra il mio modo di esprimermi e quello dello stimato collega dal pedigrèe più quotato del mio, che non a caso indossa la casacca numero 10. In effetti l’aver riportato il rumor dell’aumento di capitale societario riconosco sia uno degli argomenti che di solito mi piace trattare,
disobbedendo ai desiderata ghirardiani per cui i giornalisti sportivi devono occuparsi di sport e quelli economico-finanziari di materia economico-finanziaria. E io che sono un paparazzo gossipparro dovrei, dunque, star lontano dagli uni e dagli altri… Tra l’altro, a proposito di aumento di capitale, va dato merito alla nostra fotografa Elisa Contini di aver immortalato (foto a fianco) la signora Gabriella Pasotti, mamma di Tommaso Ghirardi, domenica scorsa nella tribuna d’onore del Tardini, appena prima dell’inizio della gara dei
ragazzini della Parma Football School… Un altro punto di contatto avrebbe potuto essere la definizione di “Salvatore”, da me utilizzata in più di un pezzo di stadiotardini.com per Colomba, ma nel suo elzeviro per Parma Qui la Mezzala lo riserva a Sirigu (Salvatore di nome e di fatto…) Fa impressione il riferimento a “Vola Colomba bianca vola”, che il numero 10 dice essere “diventato l’inno ufficiale del Parma Calcio”, quando proprio in questi giorni io ho discettato di “Forza Parma” e dintorni, per via dell’insidia di quell’altra canzoncina appaiata alla Cover di Benassi domenica. Un punto di contatto potrebbe essere la citazione di Boni, un must che la mia pseudo-redazione mi contesta, ma io notoriamente faccio di testa mia (salvo sempre soppesare i preziosi
suggerimenti ed attuarli quando meno lo si aspetta): La Mezzala, parlandone, è pure caduta in fallo, dal momento che ha citato come avversario del Parma di domenica scorsa il Cagliari, mentre era il Palermo, come noto, la vittima sacrificale della prova del 9 di Colomba… E poi circa il sudore di Boni io non avrei utilizzato l’espressione “freddo”: per quella metafora avrei scelto un brivido lungo la schiena. Il fatto che come me usa qualche latinismo? Oppure Mission Impossible? Oppure Nembo Kid? Comunque sia per sapere chi è La Mezzala basterebbe analizzare bene i pezzi, o avere un minimo di conoscenza dei giornalisti, delle loro passioni, o al limite chiedere aiuto a Bellerofonte che lo sa. Chi è Bellerofonte: ve lo racconterò in un’altra occasione… Gabriele Majo
MEZZO FUORIGIOCO, MEZZO GOL…
di La Mezzala (da Parma Qui del 26.04.2011)A volte è meglio dire (e scrivere) sì, era fuorigioco, tanto l’arbitro ha convalidato, come diceva Vujadin Boskov, quello famoso per certe sue frasi più che la vita gloriosa da giocatore e tecnico ovvero:”La partita è finita quando arbitro fischia” e “Rigore è quando arbitro fischia”.Piuttosto che arrampicarsi sui vetri e affermare: era mezzo fuorigioco. Allora c’è anche il mezzo gol: quanto vale in classifica? Con gli “scarti” – si fa per dire- della Juventus il Parma ha vinto anche a Udine ed ora Colomba può essere fiero dei sei punti ottenuti con una media scudetto da parte della squadra affidatagli: dimentichiamo pure la “gatta” di Belardi,quel tiro lo parava anche il mio nipotino, e il gol di Amauri con un fuorigioco che soltanto attraverso l’occhio bionico della Tv è stato possibile rilevare e godiamoci la sorpresa trovata nell’uovo di Pasqua d’autentico cioccolato e non quello melenso al latte. Questo è il calcio: quelle che dovevano essere due sconfitte, Inter e Udinese, sono diventate due vittorie. Meno male perchè a quest’ora senza quei sei punti, con gli strani risultati che viaggiano alle spalle dei crociati,ci sarebbe da preparare i bagagli per il trasloco fra i cadetti. Invece la speranza è a due passi,anzi tre punti con quattro partite da giocare. Mission impossible?
Non diremmo considerato che il pronostico del profeta Carra è già stato abbondantemente superato con tanto d’interessi. Certo che un finale di campionato così incerto, oltretutto con sette pericolanti, ammesso che il Brescia a quota 30 abbia ancora qualche speranza di non fare la fine del Bari,non succedeva da tempo. Anche il Chievo,che sembrava salvo,deve fare i conti con la realtà considerato anche che deve affrontare Lecce, Juventus, Udinese e Palermo. Il Lecce, dopo lo spareggio di domenica col Chievo, dovrà vedersela a due passi da casa nel sud con Napoli,Bari e Lazio. Insomma c’è davvero da tremare sino in fondo.
La panciata tipo baseball
Anche Fabrizio Larini,un d.s.trascurato dal Parma e che ha trovato casa a Udine presso la famiglia Pozzo, ha avuto modo di lamentarsi per i due gol in fuorigioco e sull’inopportunità della designazione di un arbitro romano per la sfida che interessava la zona di Coppa dei campioni. Fosse stato sull’altra sponda,anche Larini avrebbe concordato che sui due gol c’era mezzo fuorigioco a meno che egli pure abbia gli occhi di Nembo Kid. Secondo Paolo Casarin il primo gol di Amauri era in fuorigioco di centimetri e sul mancato intervento di Valeri su un presunto fallo su Sanchez c’è stata la violenta reazione dello svizzero Inler con la sua espulsione:ovviamente c’è modo e modo di reagire. Nel Cantone tedesco a quanto pare si usa la panciata come avviene nel baseball dove peraltro non viene punita. Oppure, altra versione, aveva fretta di chiudere il campionato per trasferire la famiglia a Napoli, società che lo avrebbe già acquistato. Perchè due o tre giornate di squalifica non gliele toglie nessuno. Ergo, campionato finito e non certo in modo esemplare.
Il segretero di “Calimero” Amauri
L’hanno paragonato ad un robot il rigenerato Amauri,almeno stando a quanto ha dichiarato Colomba:«Il brasiliano è pesante -ha detto- e tutto quel peso su una caviglia che si svita è un problema».In realtà “Calimero” Amauri ha raccontato a Sport Week il segreto della sua resurrezione: non torna più in Brasile durante le ferie invernali – dove in realtà è sempre stato uno sconosciuto – ma rimane in Italia ad allenarsi.
Da quando l’ha fatto il suo rendimento è cambiato: è probabile che tornandosene a casa facesse indigestione di carne abbrustolita cosicchè al rientro in Italia doveva sacrificarsi alcune settimane per ritornare in forma.”Tornando a Parma, la società che mi aveva acquistato senza farmi giocare, ho capito che era un segno del destino. Qui ho avvertito quella fiducia che a Torino alla Juventus non sentivo più. Qui ho voluto dimostrare che sono un campione. Che non sono imborghesito, non mi sono montato la testa per essere stato in bianconero”. Evidentemente lo sta facendo con gran gioia del Parma e dei tifosi parmigiani. L’importante è che insista sino in fondo poi può andarsene dove vuole.
(di La Mezzala, da Parma Qui del 26.04.2011)
MEGLIO TARDI CHE MAI
di La Mezzala (da Parma Qui del 03.05.2011) Vola Colomba bianca vola… E’ diventato l’inno ufficiale del Parma calcio: Nilla Pizzi non l’avrebbe mai immaginato. Eppure è così dopo le tre vittorie del nuovo tecnico che oltretutto assomiglia a Sacchi per certe qualità. Don Pasquale invece era proprio scalognato: scrivessi sfortunato sarebbe poco. Poteva provarle tutte ma gli andava sempre male. Tre vittorie uguali a nove punti: se il tecnico grossetano (56 anni) fosse arrivato a Natale, quando molti auspicavano il cambio del tecnico,dove sarebbe il Parma? Eppure il mio droghiere preferito, Pedrelli di via Spezia mi assicurava in quei giorni festivi che Colomba si era incontrato con Pietro Leonardi ma che l’accordo non era stato raggiunto in quanto il tecnico chiedeva il contratto anche per l’anno successivo. Cosa che la società non era disposta a concedere. Poco tempo fa a quanto pare c’è stata la resa se Colomba è stato esaudito in tutte le cose desiderate. Meglio tardi che mai. Ora un punto a Bologna e siamo a posto. Oltretutto coi bolognesi, checché si dica, c’è una specie di gemellaggio tanto è vero che ci hanno dato due loro “frutti proibiti” Valiani e Colomba che avrebbero fatto comodo a chiunque. Evidentemente abituati a scherzare a senso unico, i bolognesi non hanno saputo capire le qualità del giocatore, autentico rullo compressore e la saggezza di questo allenatore che salta come un grillo anche se in apparenza gli daresti dieci anni d’età in più. D’altronde,dopo avere giocato in cinque-sei squadre diverse, come allenatore è stato a Olbia, Novara, Salerno, Reggio Calabria,Vicenza, ancora Reggio Calabria, Napoli, Livorno, Avellino, Cagliari,Verona, Ascoli per tornare a Bologna. Cosa mancava per questo giro d’Italia? Il Parma, appunto. Come fa un tecnico ad essere saggio dopo tanto girovagare?
Grazie Salvatore
Un doveroso omaggio va riservato al portiere del Palermo e della Nazionale,Salvatore Sirigu, perché beccare tre gol così non è cosa da tutti i giorni. Da aggiungere ai 55 già subiti che diventano 58.Soltanto la difesa del Lecce ne ha presi alcuni di più. E pensare che molti assicuravano che il futuro azzurro era riposto nelle sue mani. Il primo gol è stato da Striscia la notizia, il terzo…idem: è partito con vantaggio su Candreva per arrivare…fuori tempo massimo. Ma se vale tanto questo sardo,allora cosa dovrebbero pagare al calciomercato per Mirante e Pavarini?
Due vittorie e mezzo
Intervistando domenica in tribuna stampa nell’intervallo i vari addetti ai lavori, Enrico Boni ha pescato anche Ruggero Cornini, presidente del Panathlon: «Dopo queste tre vittorie – gli ha urlato in faccia – siamo a posto! ». Cornini dall’alto della sua saggezza ha replicato: «Questo lo dici tu, per ora sono due e mezzo,aspettiamo la fine».Quando il Cagliari ha ridotto le distanze,sul 2 a 1, avendo poi la palla per pareggiare, il buon Boni deve avere (avuto) sudori freddi…
Aumento di capitale
Buone nove dal campo, meno dalla società. Domenica al Tardini molti assicuravano che è imminente un aumento di capitale, qualcosa come dieci milioni di euro. I parmigiani che dispongono di quattrini sono pregati di farsi avanti.
(di La Mezzala, da Parma Qui del 03.05.2011